Secondo
la tradizione ebraica, le sette leggi di Noè sono i principi
fondamentali sui quali si deve basare ogni societa’ civile
e ogni regola di convivenza che ciascun uomo deve assolutamente
osservare. Si tratta di un argomento in genere poco conosciuto.
Elia Benamozegh, uno dei maggiori maestri del pensiero ebraico in
Italia del 1800, ha sviluppato il tema della religione universale
del noachismo. Gli Ebrei sono spesso stati accusati di avere una
legge, la Tora’, fatta solo per israeliti e di aver "dimenticato"
tutto il resto dell’umanita’. Niente di piu' sbagliato:
secondo l'ebraismo infatti D-o , prima della Tora’, diede
al mondo leggi che tutti i popoli devono seguire se vogliono considerarsi
civili. Ma pochi lo sanno e per una semplice ragione: quel tanto
che conosciamo infatti del codice di Hammurabi, di quello ittita
o dei codici assiri, lo dobbiamo alla circostanza che si sono conservate
le antiche tavolette e le steli sui quali furono scolpite le leggi
dei singoli codici; non vi e’, invece, alcun testo originale
delle leggi di Noe’ ne’ si e’ mai parlato di una
sua eventuale esistenza. Le fonti piu’ antiche in cui si faccia
menzione di queste leggi sono quelle talmudiche, fonti orali che
si cominciarono a trascrivere solo all'inizio dell'era volgare:
la Tosefta’ (discussione rabbinica) attribuita a Chiya bar
Abba', nato verso il 160 e. v., e’ il primo libro di halacha’
a delineare le sette leggi. Secondo l’insegnamento dei rabbini
del Talmud, queste sette leggi non solo in realta’ sono sette
regole, ma ognuna di esse comprende un intero ambito di leggi che
vengono codificate in 66 precetti. Sono cioe’ sette canoni
che riguardano il vivere e il convivere civile. Non bisogna cadere
nell’equivoco di confrontare i 613 precetti per gli ebrei
con i sette precetti noachidi, perche’ da un lato abbiamo
613 precetti particolari comprendenti anche leggi su purita’
e ritualita’ che gli ebrei devono seguire per svolgere il
lavoro al Bet Hamikdash, mentre i 66 precetti noachidi riguardano
i rapporti umani e le relazioni sociali. Si dice che ci sia stato
il diluvio universale perche’ gli uomini avevano disatteso
queste leggi e Noe’, subito dopo il diluvio, le abbia codificate.
Tali norme dunque sono state istituite agli albori della civilta’
e sono le prime operanti nel mondo. Secondo la datazione che si
ottiene dalla Tora’ il codice di Hammurabi, quello ittita
e i codici assiri sono tutte leggi posteriori, e tutte si rifanno
in parte alle leggi di Noe’. Ricordiamoci che Hammurabi visse
circa all'epoca di Abramo, cioe’ dieci generazioni dopo Noe’.
Qui presentiamo in breve le leggi "noachidi"
con alcune derivazioni:
1)
Non commettere furti
Non
commettere rapina. Non spostare una pietra confinaria. Non frodare.
Non rifiutare di pagare una somma dovuta. Non far pagare un prezzo
eccessivo. Non concupire. Non desiderare la roba d’altri.
Il lavorante non mangi e non porti a casa il frutto del suo lavoro.
Non rapire. Non fare uso di falsi pesi e misure. Non possedere falsi
pesi e misure.
2)
Costituire tribunali
Si
nominino giudici e guardie in ciascuna citta’. Si trattino
le parti in causa imparzialmente di fronte alla legge. Si verifichi
con diligenza la testimonianza di un teste. Non vi sia deliberata
cattiva amministrazione della giustizia da parte della Corte. Non
accetti il giudice somme o doni da una della parti in causa. Non
favorisca il giudice la parte in causa che sia povera, per compassione.
Non oda il giudice una delle parti in causa in assenza dell’altra.
Non vi sia discriminazione da parte del giudice nei confronti dello
straniero e dell’orfano. Non venga nominato un giudice che
abbia scarsa conoscenza della legge. La Corte non metta a morte
un innocente. Non si incrimini alcuno sulla base di prove indiziarie.
Nessuno faccia giustizia da se’, uccidendo l’esecutore
di un delitto capitale. Sia resa testimonianza presso la Corte.
Non si faccia falsa testimonianza.
3)
Non commettere omicidio
Mettere
in salvo una persona perseguitata. Non restare impassibili davanti
al sangue di colui che si potrebbe salvare da pericolo mortale.
4)
Non avere rapporti sessuali illeciti
Un
uomo non deve avere rapporti sessuali ne’ con sua madre, ne’
con la sorella della madre, ne’ con un altro uomo, ne’
con la moglie di un altro uomo. Ne’ l’uomo ne’
la donna devono accoppiarsi con le bestie. Non si deve indulgere
in comportamenti provocanti che possano condurre a un’unione
proibita. Non sia castrato alcun maschio, ne’ uomo ne’
animale.
5)
Non smembrare un animale vivo
Non
ci si cibi della parte staccata di un animale vivo. Non ci si cibi
di un animale smembrato da vivo, anche se e’ ormai morto.
Non si deve commettere crudelta’ verso gli animali. Non si
deve rimanere insensibili di fronte alla crudelta’ di altri
verso gli animali. Non si deve bere il sangue di alcun animale,
ne' uccidere animali per scopo ludico o sportivo. Non si deve rimanere
insensibili di fronte alla preparazione del proprio cibo.
6)
Non commettere idolatria
Non
si nutra il pensiero che esista altra divinita’ al di fuori
del Signore. Non si intagli immagine alcuna. Non si facciano idoli
per uso altrui. Non ci si inchini davanti a un idolo e non si facciano
libagioni o sacrifici, ne’ si bruci incenso davanti a un idolo.
Non si facciano passare i figli attraverso il fuoco del culto del
Moloch. Non si pratichi l’Ov e l’Iddeoni’, cioe’
non si pratichino certe forme di magia.
7)
Non bestemmiare
Non
profanare il nome di D-o.
Da
quanto leggiamo nelle leggi di Noè, possiamo dedurre che
queste leggi pongono il noachismo e l'ebraismo su un piano paritario,
il che garantisce a tutti i popoli di entrare nel novero dei giusti,
e di avere il diritto al Mondo a Venire.
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